Grazie anche a loro siamo oggi qui.
Ci abbiamo creduto, abbiamo lottato. Erano 21 su 556 deputati. Provenienti da tutta Italia. Hanno lottato per la parità, per l’accesso alla magistratura, tutela della maternità, parità dei salari, pari opportunità nell’accesso a tutte le professioni. “L’esempio forse più pregnante di questo lavoro è la formulazione dell’articolo 3 della Costituzione. Si deve a Lina Merlin l’introduzione della locuzione “di sesso” nell’elenco delle discriminazioni da superare ed è stata Teresa Mattei a volere la fondamentale aggiunta “di fatto” alla frase “limitando la libertà e l’uguaglianza dei cittadini”.
Ricordiamo i nomi delle 21 ‘madri costituenti’ del nostro Paese, 5 tra queste (Angela Gotelli, Maria Federici, Nilde Iotti, Angelina Merlin, Teresa Noce) rientrarono nella cerchia della ‘Commissione dei 75’ incaricata di elaborare e redigere la Costituzione:
Adele Bei
Bianca Bianchi
Laura Bianchini
Elisabetta Conci
Maria De Unterrichter Jervolino
Filomena Delli Castelli
Maria Federici
Nadia Gallico Spano
Angela Gotelli
Angela M. Guidi Cingolani
Leonilde Iotti
Teresa Mattei
Angelina Livia Merlin
Angiola Minella
Rita Montagnana Togliatti
Maria Nicotra Fiorini
Teresa Noce Longo
Ottavia Penna Buscemi
Elettra Pollastrini
M. Maddalena Rossi
Vittoria Titomanlio

Molto ancora possiamo fare e dobbiamo fare. La parità di genere è ancora lontana. Ma abbiamo il dovere e il diritto di andare avanti. Per le nostre figlie, per i nostri figli e per i nostri nipoti. Affinché un giorno non si usi più il termine” “femmina “, affinché un giorno non si usi più pensare “fai la casalinga e stai zitta”. Perché fare la casalinga deve essere una scelta e non un’ imposizione. Nelle coppie con bambini le donne guadagnano il 30% in meno rispetto agli uomini e molte rinunciano ad andare a lavoro perché non ci sono strutture adeguate per supportarle. Molto ancora c’è da fare. Ma tantissimo è stato fatto. Un passo alla volta. Insieme si può.